Il citofono è un dispositivo presente in praticamente tutte le moderne abitazioni e utile per aprire portoni e cancelli d’accesso direttamente dall’interno, verificando attraverso un segnale audio – o video – l’identità dell’ospite all’esterno. I comuni modelli analogici di una volta, ma anche quelli digitali odierni, sono caratterizzati da un ricevitore con cornetta e una pulsantiera con placca esterna che, nel caso dei videocitofoni, sarà dotata di un’apposita telecamera a infrarossi. I videocitofoni prevedono un piccolo monitor incorporato al ricevitore interno grazie al quale sarà possibile riconoscere l’ospite anche attraverso l’immagine trasmessa dalla telecamera.
Oggi questo genere di dispositivi sono dotati di innumerevoli funzionalità utili a “personalizzare” la loro performance a seconda delle esigenze dei consumatori: alcuni modelli prevedono delle funzionalità legate alla videosorveglianza, o possono essere personalizzati con apposite funzioni pratiche per gli anziani o per chi avesse problemi d’udito.
Oggi la vastità d’offerta per quanto riguarda questo genere di prodotti è veramente ampia e in grado di soddisfare praticamente tutte le esigenze e tutti i portafogli. I citofoni possono generalmente avere un sistema analogico o digitale, e sicuramente quelli di quest’ultimo tipo sono quelli più diffusi attualmente.
I prodotti della citofonia digitale sono di solito provvisti di un maggior numero di funzionalità, sono più facili da montare e di solito il loro kit di assemblaggio si compone di un minor numero di pezzi rispetto a quelli di tipo analogico. Si tratta di modelli che, a parità di prezzo, offrono una maggior sofisticatezza tecnologica: ad esempio possono essere integrati con tecnologia GSM (per quanto riguarda i modelli dedicati alla videosorveglianza) con la quale si potrà controllare in qualsiasi momento la telecamera del citofono attraverso uno smartphone o un altro dispositivo mobile.
I modelli analogici sono ormai meno diffusi, hanno un prezzo generalmente inferiore ma offrono anche minor scelta per quanto riguarda le funzionalità aggiuntive. L’installazione di questi dispositivi può richiedere l’intervento di una ditta specializzata, mentre quelli di tipo digitale sono estremamente facili da montare e installare.
I kit di assemblaggio dei moderni citofoni o videocitofoni digitali possono essere composti di numeri diversi di componenti a seconda del grado di sofisticatezza e dalle scelte fatte dalla casa produttrice. Di solito però le componenti previste sono:
- Pulsantiera
- Microfono altoparlante
- Ricevitore e cornetta
- Trasformatore
- Sistema apri-porta
- Telecamera e display per il ricevitore (nel caso di videocitofono).
Oggi molti di questi modelli sono facilissimi da installare e possono collegarsi attraverso tecnologia Bluetooth (nel caso in cui la vicinanza tra ricevitore e pulsantiera esterna lo consentisse).
Il funzionamento di questo genere di dispositivi è simile a quello dei telefoni cellulari: quando viene premuto un tasto della pulsantiera esterna si attiva una variazione di tensione, che trasmette le onde sonore fino al ricevitore interno provocando “la chiamata” del ricevitore esterno (un segnale audio, una spia luminosa, ecc.). Quando il ricevitore riceve il segnale del sistema apri-porta avviene la stessa operazione, ma questa volta indirizzata dal ricevitore alla pulsantiera che, attraverso una variazione di tensione, consente di aprire il cancello o il portone esterno.
Esistono modelli studiati (e impiegati maggiormente negli uffici) che consentono di reindirizzare il segnale a un secondo o un terzo ricevitore interno presente nello stabile. Questa funzione, detta per l’appunto di unità interna, può essere molto utile negli uffici o nei luoghi dove si ha necessità di trasferire la chiamata a un altro citofono.
Attualmente esistono anche modelli di citofono senza fili e che consentono di portare il ricevitore sempre con sé. Oppure esistono anche modelli cordless che, esattamente come per quanto riguarda i telefoni di questo tipo, permettono di posizionare il ricevitore su un mobile senza il bisogno di incassarlo nel muro di casa (la cornetta può invece essere estraibile).
Si tratta di modelli considerati di solito più delicati rispetto a quelli ad incasso (probabilmente anche perché più passibili di colpi e d’interferenze) e il cui prezzo è di solito di fascia medio-bassa.
I moderni sistemi di citofonia possono oggi considerarsi anche degli ottimi alleati per quanto riguarda le funzionalità di videosorveglianza: i modelli digitali ad esempio possono essere dotati di telecamera orientabile a infrarossi, così da garantire una buona visibilità anche nelle ore notturne. Oltre ad essere dotati di telecamere più o meno evoluti questi modelli possono essere muniti di apposite spie che segnalino quando una porta o una finestra viene lasciata inavvertitamente aperta.
Sono dotati di tecnologia GSM, che ad esempio può consentire di verificare attraverso il proprio smartphone e in qualsiasi momento le registrazioni effettuate dalla telecamera del proprio citofono (e se qualcuno abbia citofonato all’abitazione in nostra assenza).
Per quanto riguarda la pulsantiera esterna, i materiali utilizzati per la realizzazione sono ormai moltissimi: plastica, alluminio, metallo ma anche ottone e tanti altri. Ovviamente si tratterà sempre di materiali estremamente solidi e studiati per resistere alle intemperie.
Il posizionamento della pulsantiera interna, nel caso di condomini e complessi abitativi molti ampi, andrà stabilito dal regolamento interno (che farà riferimento a quello edilizio) e che prevede l’installazione della pulsantiera su materiali appositi e in punti dedicati del palazzo o dell’abitazione (generalmente accanto al portone o al cancello esterno).
La pulsantiera esterna è di solito composta dai tasti connessi al/ai ricevitore/i interno/i, targhette di riconoscimento e, nel caso dei moderni videocitofoni, di telecamera fissa o orientabile. I modelli analogici sono generalmente costituiti da un solo tasto collegato al ricevitore interno, mentre alcuni dei modelli digitali oggi in commercio sono dotati di display a codice alfanumerico.
Oggi alcuni dei modelli più diffusi e generalmente ritenuti particolarmente utili per grossi complessi abitativi (o palazzi con un grande numero di appartamenti) prevedono che invece del classico tasto abbinato alla targhetta porta-nome sia presente semplicemente un display e una tastiera alfanumerica. Grazie ad essa si potrà inserire il codice riferito a uno specifico ricevitore interno: questo sistema è utile per 2 motivi.
Il primo è che velocizza l’operazione di cercare un unico contatto interno: bisognerà conoscere il codice e digitarlo per effettuare la chiamata all’abitazione desiderata. In secondo luogo il codice alfanumerico (di solito composto da 4 cifre) potrà essere fornito solo a persone di fiducia, così da evitare che sia qualcun altro ad effettuare la chiamata.
Oggi addirittura esistono modelli estremamente evoluti e in grado, grazie a telecamere sofisticate, di effettuare il “riconoscimento facciale” della persona difronte al citofono.
I prezzi dei moderni citofoni variano generalmente dai 50 fino agli oltre 500 euro per i modelli più sofisticati e tecnologici. Di solito i modelli digitali che oggi sono i più diffusi e consigliati, costano oltre i 100 euro ma si tratta di prodotti estremamente pratici e studiati per durare nel tempo, per cui è consigliabile non cercare di risparmiare su questo genere di prodotti.
Di solito modelli complessi e dotati di un grande numero di ricevitori (studiati quindi per grossi complessi abitativi) hanno prezzi più alti ma che verranno poi divisi tra tutti gli abitanti del condominio.
Per l’installazione di un citofono ci si rivolge di solito a una ditta specializzata, ma nel caso in cui ci si senta in grado di svolgere questo lavoro da soli si può sempre optare per l’acquisto di un kit completo o acquistare gli appositi strumenti per procedere all’installazione (il costo di un kit è generalmente più basso, ma bisognerà comunque essere muniti di trapano e altri accessori):
- Anzitutto il citofono o il videocitofono delle dimensioni e dei materiali adeguati all’impiego che dovremmo farne.
- Cavo a 2 (o 5) fili a seconda delle esigenze e che sia a norma di legge.
- Cavidotto (necessario per collegare la pulsantiera alla/e cornetta/e).
- Trapano
- Gesso e silicone (per fissare le varie componenti e coprire il foro in cui avremo alloggiato la pulsantiera e la cornetta.
- Corrugato (tubo che può contenere i vari cavi, come quello di alimentazione).
Siccome non è un compito propriamente semplice installare un citofono a incasso, e oltre a dover fare un foro per l’incasso dovremmo svolgere dei collegamenti elettrici e ricoprire il tutto con lo stucco, è consigliabile rivolgersi a un tecnico o a una ditta specializzata per questo genere di compito.
Questo genere di strumenti sono studiati per venire incontro alle esigenze della maggior parte dei consumatori e sono estremamente pratici e intuitivi da utilizzare. Nel caso in cui dovessimo installare un citofono per una persona anziana o per persone con problematiche uditive, potremmo ad esempio procurarci un modello che consenta di modificare il volume del segnale del ricevitore, così come modelli che attivino altri tipi di spie.
Tra le principali funzionalità aggiuntive di cui dispongono alcuni dei moderni dispositivi troviamo anche:
- cornette e display multipli (consentono di poter rispondere al segnale emesso dalla pulsantiera da più dispositivi ricevitori presenti nel locale interno).
- pulsanti per il controllo dell‘illuminazione (consentono di attivare una luce esterna).
- modelli Bluetooth, senza fili o per la trasmissione radio tra pulsantiera esterna e ricevitore.
- dispositivi dotati di tasti retroilluminati (per avere una maggiore visibilità della pulsantiera anche nelle ore notturne)
- pulsantiere a codice alfanumerico.
Dopo aver valutato ovviamente le funzionalità di cui necessitiamo, potremo affidarci nella scelta del nostro citofono a una delle marche più conosciute nella produzione di questo genere dispositivi. Di solito i prodotti di queste case produttrici sono noti per affidabilità e qualità costruttiva, inoltre quasi sempre ci verrà messa a disposizione anche la possibilità di far installare il prodotto direttamente da un tecnico della casa produttrice, che potremmo sempre consultare anche in caso di guasto.
Tra le marche oggi più note vi sono: Comelit, Urmet, Elvox, Tmezon, Bticino e ovviamente moltissime altre.Tutte queste marche sono specializzate in prodotti altamente sofisticati e dotati di un gran numero di funzionalità, e i cui prezzi possono variare dai 50 a gli oltre 500 euro a seconda delle caratteristiche.
Oltre al riconoscimento facciale, alcuni dei modelli più evoluti oggi in commercio permettono addirittura il riconoscimento per mezzo dell’impronta digitale. Questo genere di tecnologia è frequentemente utilizzata specialmente presso stabili di pregio o prestigiosi uffici e residenze cittadine. Questo genere di dispositivi fanno ovviamente parte di una gamma estremamente sofisticata, e il loro prezzo può essere decisamente più alto di quello di un comune kit d’installazione.
Oggi i modelli basilari dotati di funzionalità per la videosorveglianza sono dotati anche di speciali sensori di rilevamento, che permettono di captare un accesso indesiderato segnalandolo con un allarme (esattamente come i dispositivi di videosorveglianza installati in molte delle comuni abitazioni).
Come abbiamo visto di solito i citofoni vengono venduti con un intero kit di assemblaggio, costituito da svariati pezzi. Ovviamente il kit di assemblaggio avrà dimensioni e componenti in numero maggiore qualora il luogo dell’installazione prevedesse più di un appartamento: ad esempio un kit bifamiliare, trifamiliare, ecc. saranno idonei all’installazione per ville a schiera o palazzine con più appartamenti.
Di solito l’installazione verrà concordata da tutti i condomini, e verrà effettuata a norma di legge e secondo quanto previsto dal regolamento edilizio (di solito la pulsantiera e i ricevitori vengono fissati a 1 metro e mezzo da terra e si trovano nelle vicinanze del portone d’ingresso).
Esattamente come per i telefonini la tecnologia Bluetooth permetterà al nostro ricevitore interno di ricevere le informazioni da parte della pulsantiera esterna del dispositivo. I citofoni e gli interfoni dotati di tecnologia Bluetooth consentono anche la chiamata interna a diversi dispositivi, ma il raggio di chiamata generalmente non può superare i 10/13 metri. Per questo motivo è consigliabile verificare sempre che sia presente anche un altro tipo di collegamento oltre a quello Bluetooth, oppure semplicemente optare per un altro tipo di dispositivo dotato di altri tipi di connessione.
Non esistono “modelli universali”, ma sicuramente è possibile acquistare una cornetta universale e collegabile ad alcuni tipi di ricevitore. Se ad esempio è solo la nostra cornetta (o il ricevitore) ad aver subito un guasto, sarà possibile sostituirla separatamente senza avere l’incombenza di far cambiare la pulsantiera o i ricevitori degli altri condomini.
Allo stesso modo, se la nostra necessità è di una cornetta cordless senza fili, allora potremmo verificare quali siamo i modelli compatibili con il nostro citofono (questo ovviamente vale solo per i modelli digitali). Di solito questi dispositivi sono abbastanza pratici e funzionali, l’unico inconveniente è che bisognerà verificare attraverso il manuale d’utilizzo se sia compatibile con il nostro ricevitore esterno (la pulsantiera).
Tra i modelli attualmente più diffusi troviamo i videocitofoni, ovvero i modelli dotati di una telecamera per la pulsantiera esterna e un display per il ricevitore interno. I modelli che hanno funzionalità legate alla videosorveglianza permettono spesso di registrare anche video (impostando un timer predefinito e regolabile a seconda delle esigenze). Questi modelli possono andare bene qualora la telecamera non sia puntata su zone di pubblico passaggio o di proprietà privata (in quel caso violano la legge sulla privacy, e pertanto è nei pieni diritti del vicinato chiederne la rimozione).
La telecamera nei modelli più evoluti è orientabile, e può inquadrare una porzione di visuale in verticale o in orizzontale (ed è regolabile in tempo reale da un cursore posto sul ricevitore interno).
Oltre a permettere il riconoscimento visivo, la telecamera è sicuramente molto utile per quanto riguarda anche la visione notturna e la videosorveglianza (qualora le condizioni del posizionamento lo consentissero) perché ci permetterà di verificare in tempo reale se ci sia stata un’intrusione o un tentativo di effrazione, attivando conseguentemente l’allarme e prendendo provvedimenti.
I prezzi di questo genere di dispositivi ormai non variano molto dai comuni citofoni dotati di segnalatore acustico, e infatti di solito variano dai 50 fino a oltre 500 per prodotti particolarmente tecnologici e sofisticati.
Ovviamente dopo aver fatto le dovute considerazione su prezzi e funzionalità desiderate, potrà tornarci utile valutare i diversi pro e contro di alcuni modelli, come ad esempio quelli legati alla videocamera di sorveglianza, al montaggio e alla possibilità di effettuare il collegamento attraverso tecnologia Bluetooth:
- I modelli dotati di videocamera possono tornare utili per riconoscere visivamente gli ospiti all’esterno, ma la telecamera di videosorveglianza non dovrà essere posta in modo da inquadrare suolo pubblico o strade e abitazioni private.
- I modelli cordless possono rivelarsi più pratici per persone anziane e con problemi d’udito (consentono di essere portati in giro per casa, e permettono in linea di massima di personalizzare il segnale d’avviso), ma sono considerati più fragili e usurabili con maggior facilità (l’alimentazione può essere garantita dall’inserimento di comuni batterie stilo).
- I materiali devono essere idonei all’installazione della pulsantiera esterna senza interferire con il normale funzionamento del citofono.
- I modelli analogici sono dotati di un maggior numero di fili per il collegamento rispetto a quelli digitali, di più facile installazione.
- Spesso può rivelarsi inutile spendere cifre eccessive per un prodotto dotato di funzionalità multiple ed eccessivamente sofisticato: è meglio focalizzare prima dell’acquisto le caratteristiche di cui necessitiamo, così da risparmiare qualcosa su un prodotto più idoneo alle nostre esigenze.
Dopo aver analizzato funzionalità e prezzi, ovviamente consideriamo di che kit avremo bisogno (se monofamiliare, bifamilare, ecc.). La pulsantiera del citofono dovrà adattarsi esteticamente anche all’architettura del palazzo e della zona circostante (pensiamo ad esempio ai modelli più eleganti degli appartamenti nei centri cittadini).
Sicuramente oggi è preferibile installare un modello dotato di tecnologia digitale, che ci garantirà una più facile installazione e soprattutto che avrà bisogno di una minor manutenzione rispetto a un modello analogico. Altra caratteristica importante su cui basare la nostra scelta è quella di scegliere un modello di una delle grandi marche o consigliato da altri consumatori: a portata di clic potremmo sicuramente vagliare le varie possibilità oggi in commercio con estrema facilità.
Se il nostro budget è ridotto è comunque consigliabile l’acquisto di un modello di citofono digitale, magari cercando di risparmiare sul numero di funzionalità messe a disposizione dal dispositivo.